LGS DRONI

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DRONI IN VOLO SOPRA IL CIELO DI TORINO

I droni hanno cambiato e stanno cambiando il mondo e il modo di eseguire determinati lavori in molti settori. E' il caso dell'agricoltura di precisione fatta proprio con i droni, delle ispezioni, dei controlli, della sicurezza e di molti altri campi.

Questo tipo di tecnologia moderna però può anche creare cultura. Ed ecco che la prima opera d’arte al mondo creata con i droni, sarà realizzata a Torino dal progetto Ufo, promosso dalla Compagnia di San Paolo, ideato e curato dallo studio di progettazione Carlo Ratti Associati, coordinato e realizzato dall’Istituto superiore Mario Boella, in collaborazione con Algoritmo.  

Ufo sta per «Urban Flying Opera», quella che verrà realizzata al parco Aurelio Peccei, nella zona nord della città di Torino tra il 4 e il 6 maggio 2018 e che prende il nome di "Design the city". 

Di cosa si tratta?

Quattro droni a volo autonomo verranno dotati di una bomboletta spray e si alzeranno in volo per realizzare un’opera collettiva alta dieci metri e larga quindici. La parte creativa del progetto è gestita dalla App di Ufo: una nuova piattaforma per l’arte open source già disponibile online per chiunque voglia partecipare. Una volta sulla App, chiunque può disegnare una piccola porzione della maxi-tela, dando la propria interpretazione del tema “Design the city”.

Un comitato curatoriale valuterà in seguito questa tela reale, selezionando i contributi migliori.

Nell’evento di maggio, i droni riprodurranno l’opera durante sei ore di volo effettivo, spalmate su tre giorni. 

Per impostare Ufo hanno lavorato ingegneri, designer, studenti, comitati di quartiere e anche i politici. Coniugando le loro conoscenze e competenze, questi professionisti hanno dato vita a Ufo, che da quel momento ha coinvolto anche decine di tecnici e creativi. Durante i tre giorni di realizzazione della grande tela ci saranno eventi, musica e molto altro organizzati per aggregare un gran numero di cittadini, cui resterà in eredità la grande tela.  

Grazie ai droni quindi si va verso il primo esempio concreto dell’innovazione, che la città di Torino sceglie di perseguire: una sorta di riconversione sociale, culturale e tecnologica.